sabato, febbraio 23, 2008

Ho capito troppo tardi ...


Non avrei mai voluto farti del male, proprio a te, mia unica cosa pura. Troppo tardi mi sono resa conto che i tuoi desideri erano come i miei, ma io volevo realizzarli e tu no.
"Scenderò nell'arena e morirò col tuo nome sulle labbra..." Ora mi chiedo. Quale arena? E di chi è il nome di cui tanto bramano le tue labbra? Non il mio.
Ho preso quello per cui tanto tempo abbiamo sospirato. L'ho preso come dicevamo di volerlo e con doppia intensità. Ma ero sola.
Ora perchè continuare a farti del male? Lasciami andare, ti prego. Lunghe e stremate primavere ... è questo che veramente cerchi? Non è meglio dei forti inverni da combattere e un'estate rovente da vivere? E il gusto di aver superato l'inverno per entrare nell'estate ...
Sei un guerriero, lotta, non lasciarti andare, non è quello che in tanto tempo mi hai insegnato. E cosa ti ho insegnato io? A volerti bene, a fare ciò che fai per te stesso (mi dicevi lo stesso anche tu ...) e a lottare per ciò che si voleva.
Ora cosa vuoi? Chiediti questo ... Quando perdi qualcosa, solo in quel momento ti accorgi di ciò che non hai più?
Dove è il tuo cristallo mio Fabbro? Perchè lo hai gettato nel fuoco? Per nasconderlo da chi? da te? O per cercare di forgiare quel qualcosa a tuo volere?
I cristalli non si forgiano, sono tali dalla nascita e nulla muta in loro. Puoi scheggiarli, tagliarli, ma cristalli rimangono.

Ora dove è il tuo cristallo mio buon Fabbro? Affatica le tue mani sanguinanti alla ricerca di ciò che hai gettato nella passione non vissuta dei tuoi stupidi moralismi. Per amore, per desiderio, per stupidità, lui è ancora li che non riesce a morire nel fuoco della purificazione che ti è stato donato.

Dio da e toglie. Da e toglie in quantità doppia. Perchè allora non mi toglie anche te? Agognata sorella morte che di tanto dolce tessuto avvolge il tuo mantello, perchè non varchi quella porta ora? Perchè non ho finito di pagare il mio debito ... e quanto lunga ancora sarà la mia lacerazione!!!

Ora di pensieri e parole mi nutro. I tuoi lunghi silenzi mi uccidono. Ma poi non volevo io questo? Non volevo io salvarti da te? Salvarti da cosa ... da cosa non sei riuscito a proteggermi? Chi sono io e perchè, per te ha ancora un senso?

Vorrei saperlo anche io, mio unico e dannato Amore ...

1 commento:

NERO_CATRAME ha detto...

I cristalli non si forgiano, sono tali dalla nascita e nulla muta in loro. Puoi scheggiarli, tagliarli, ma cristalli rimangono