lunedì, agosto 21, 2006

Le mie parole non hanno suono

Strano a dirsi di come tu possa parlare con le persone e loro non sentire. Ma non sentire con le orecchie, sentire col cuore. Io ricordo di una persona il profumo, i gusti, i colori, gli atteggiamenti e il modo di dire le cose. Tante volte gli altri non si ricordano neanche di che colore ho gli occhi. Si gli occhi ... quel grande microscopio che serve per capire se della persona che hai davanti ci si può fidare. E nessuno ti guarda più negli occhi, quasi si avesse paura di far scoprire agli altri che dentro si è aridi più del deserto. E in me scorre un fiume che non aspetta altro di poter far germogliare il deserto delle persone. Perchè non "perdere" tempo a parlare con gli altri per vedere quello che gli frulla in testa. Non abbiamo tempo. Non abbiamo tempo di far nulla. Ci sembra che gli altri ci rallentino e ci diano fastidio. Arriviamo a sera dicendo "Però domani se ho del tempo voglio fare ..." e non capiamo che il tempo siamo noi. Noi scegliamo il nostro futuro e ci costruiamo qualsiasi cosa.
Arriviamo a sera arrabbiati perchè non siamo riusciti ad arrivare a tutti gli obbiettivi prefissati per la giornata. Io sinceramente a sera sono così stanca dalla giornata che tutto quello che mi preme è addormentarmi con le braccia intorno a mia figlia.
Poi, quando sto per addormentarmi, ripenso a tutto quello che è successo durante la giornata, a tutte quelle persone con cui ho parlato e che non si ricorderanno delle cose importanti o meno che ho detto e delle mie mille e mille parole sprecate.

Baciami a mille di Caio Valerio Catullo.

Vivamus, mea Lesbia, atque amemus,
rumores senum seveiorum
omnes unius aestimemus assis.
soles occidere et redire possunt:
nobis cum semel occidit brevis lux,
nox est perpetua una dormienda.
da mi basia milledeinde centum,
dein mille altera, dein secunda centum,
deinde usque altera mille, dinde centum
dein, cum milia multa fecerimus,
conturbamimus illa, ne sciamus,
aut nequis malus invidere possit,
cum tantumsciat esse basiorum.

... Traduzione ... (scusatemi degli errori ma sono un pò arruginita)

Viviamo e amiamo , o mia Lesbia,
tutte le proteste dei vecchi tanto austeri ,
non dobbiamo valuarle.
Il sole può calare e ritornare,
per noi quando la breve luce cade,
resta un'eterna notte da dormire.
Baciami mille volte e ancora cento
poi nuovamente mille e ancora cento
e poi confonderemo le migliaia
tutte insieme per non saperle mai,
perché nessun maligno ci possa invidiare
sapendo quanti sono i nostri baci.

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