martedì, marzo 20, 2012

Una Malboro

Mi hanno Insegnato che Esistono delle Priorità.
E' doveroso, per Salvarsi, individuare il Male Maggiore. Curarlo.

Che è quello, Lui, che deve essere Affrontato per Primo,
inutile Esimersi o girare intorno alle Cose. Agli Eventi.

Ma io non riesco a Soppesare. A Quantificare.
Se è più grave il Cancro che Affligge la mia Carne o la mia Mente.

Una dura Lotta, dice Teresa. Non mi Guarda negli Occhi.
Ho sempre Prediletto la Mente al Corpo. E forse questo m'Ucciderà.

Così ho firmato per l'Ennesima volta per Uscire
dai quei muri Bianchi, che mi Sporcano così tanto l'Anima.

Che non mi danno il Tempo di Vivere, proseguire.
Anche se la mia Corsa è contro il Tempo Stesso.

Ma tutto questo, Sembra non Avvilirmi, Preoccuparmi.
Come se si Fosse Destinati a Morire Fisicamente. Ma non d'Anima.

Ed è proprio quello che  non riesco a Permettere.
Non desidero Divenire come tutti gli Altri. A discapito della Vita.

In quelle Mura, questa volta, Ero completamente Sola.
E ho avuto modo di pensare a Lungo a tutto quello che sta Accadendo.

E alla fine ho Compreso che è Proprio la Vita stessa
ad non avere un Senso. Lo stesso che ho cercato per tutta l'Esistenza.

Così anche quella Luce si è Spenta. Forse c'ho Soffiato Sopra.
Era già Fievole. E l'ho lasciata Morire. Come se non avesse Motivo di Brillare.

Così ho acceso una Malboro, per l'Ennesima Volta,
e ho camminato fuori dalla Struttura. Angelo mi guardava dalla Finestra.

L'ho Salutato con la Mano. E' rimasto Stupito, come al Solito.
"Non ti capisco Sarah. Cosa credi di Fare?"

Gli ho Sorriso come al Solito, non ho Esitato nella Risposta.
"Voglio Vivere Angelo. Ma qui non Riesco a Farlo."

Per la prima Volta ha abbassato lo Sguardo. Ha annuito stringendo le Labbra.
Ha scarabocchiato su un Foglio il Suo Numero. Me lo ha messo in Mano.

L'ho visto Andarsene senza Volgere gli Occhi verso di Me.
Aveva compreso che forse è più importante il Come che il Quanto.

E a questo, non ha potuto darmi una Risposta Razionale, Medica.
Così Ora ho questo Sole sul Viso.

... E non ho Capito ancora cosa Farci ...

3 commenti:

NERO_CATRAME ha detto...

beh non é una novitá che si muore fisicamente e non di anima,il copro ha una scadenza,all'anima al limite tenti di ponerla,ma nello stesso istante che lo fai la rendi eterna.Vivere...continua a essere la risposta a tutto,vivere camminare avanti,toccare con mano la fonte del dolore e proseguire.Essere umani..intelligenti...sopra a tutti...lontani dalpensiero che il nostro posto al mondo é vivere,come per qualsiasi altra razza,che soccombe per debolezza,per malattia, per necessitá di altri.E l'umano che si sente inteligente si ritrova a essere piccolo ,schiacciato dal suo grande dilemma"che posto ho nel mondo".Eppure a molti sfugge la meraviglia della fragilitá di un volo,anche seper un istante.Continuo a camminare sorridendo,il ghigno irriverente,non é cos'i egoista e menefreghista come molti vedono, ho una lama affondata nel fianco...eppure é ancora il sole a spostarsi sul mio viso mentre cammino e nonlascio che il suo raggio copra mai la mia faccia buia.

Uti Turan ha detto...

è un post pieno di emozioni, a tratti ho rivisto il mio pensiero, a tratti mi sono vista dall'esterno, come se fossi una terza persona...è vero, non serve vivere a lungo, se la vita che hai "scelto", non ti da quelle cose di cui hai bisogno, quelle emozioni, quelle sensazioni dove puoi "gustare" appieno ciò che ci circonda, amare senza pensare al domani, nutrendo la tua anima, giorno dopo giorno...ma dobbiamo ricordarci che non siamo soli, nella nostra solitudine...MAI

Asha Sysley ha detto...

... Stavo anche Riflettendo sulle parole "hai scelto". Credi che si scelga veramente qualcosa? Non lo so. Forse ci si abbandona solo all'Evidenza e a quello che si Ha Dentro. Altre cose si Subiscono, forse si reagiscono anche. Non so io che strada stia percorrendo. Ma so che ora il Sole è sul Viso.