Sentire sulla Pelle questa solitudine protratta.
Non avere Stimoli per continuare con le Unghie
a tenersi accanto ciò che non c'è.
I Sentimenti mitigano la Ragione, a volte depistandola,
ma lo Stomaco urla i bisogni che ancora ho.
Così ricerco quel Calore che mi manca. Altrove.
E mi immergo in Discorsi Spontanei,
in una Mano che accarezza la Schiena. Dolcemente.
Tremo, per un nonnulla.
E mi chiedo quanto io sia divenuta Arida dentro,
cosa sto continuando a cercare in una scatola che appare Vuota.
In un Pensiero nella Notte.
Non riesco ad accettare la Lontananza Fisica,
la non presenza Materiale, la mancanza di Progetti,
l'assenza di Discorsi fatti guardandosi negli Occhi.
Quella voglia di lasciare tutto, mandare a quel paese gli Impegni
e capire che si sta Perdendo qualcosa per Sempre.
Perché il Tempo di attendere e comprendere, è Terminato.
Ho sempre reputato di essere una Creatura Strana,
con delle pretese del tutto fuori dal Normale.
Tanto che ho cercato di mitigare il mio Comportamento, per Eliminarle.
Fino a ieri Sera.
Quando ho parlato di Me, iniziando a raccontare ciò che sono,
ciò che desidero e pretendo e prima di dire "E' tutto sbagliato!!!"
tu hai detto "Allora non sono Solo. C'è qualcuno come Me ..."
E sono rimasta con la Birra in mano,
storcendo leggermente la testa in un cenno di dissenso.
Ma tu Mangiavi e Ridevi. E io stavo bene.
Così non mi sono Sentita un'Aliena mentre descrivevo il mio Dolore,
mentre il mio Cuore smetteva lentamente di Battere,
mentre mi rendevo conto di essere una Fallita.
"Vorrei Sparire ..." e non so perché mi veniva da Piangere,
"Non fare così dai." - "Spariamo Insieme ..."
E c'abbiamo pensato. Un Lungo momento.
Perché forse, anche per Morire, non si può Essere da Soli.