Che sofferenza questo mese! Oltre ad aver perso un bimbo, e piano piano sto raccimolando i pezzetti del mio cuore che sono sparsi per questa stanza, ho deciso di togliere il seno alla mia bimba. Ormai ha quasi 2 anni ed è veramente una bella bimba.
Sono ormai tre giorni che mi rifiuto di darle "tetta". Strepita un pò ma alla fine riesco sempre a mandare la sua attenzione su qualcos'altro.
Ieri non mi ha chiesto nulla, ho fatto anche si che non mi vedesse cambiarmi, occhio non vede cuore non duole. Oggi sto accusando i primi colpi io. Oltre al fatto di dover per forza togliere il latte che comunque ritorna nal mio seno, e non dico quanto è doloroso ora che lo produco a ritmi industriali, sto cominciando come ad avere un pò di nostalgia.
Era un bellissimo contatto fisico, quella mezz'ora in cui passavo il tempo con le mie dita in mezzo ai suo capelli, lei era rilassata sulle mie gambe ad occhi semi chiusi. Tutto il mio mondo sembrava essere li in quell'istante magico dove lei dipendeva da me.
Ma ora è grande la mia donna, sempre meno dipende da mamma e papà e spesso si impunta per fare lei le sue cose, come lavarsi i denti, mettersi il deodorante e lavarsi mani e piedi prima di andare a dormire.
Per questo ho deciso di tagliare questo piccolo cordone e cercare di lasciarla compiere il primo passo verso l'indipendenza. Sono contenta anche se questo mi costa tanto. Tanto a livello fisico, ma il doppio a quello morale.
In più ci si mettono tutti quei "doloretti" di assestamento della post perdita di questo secondo bimbo. Un pò ci sono rimasta male, sicuramente, ma non ho avuto il tempo di rendermene conto. La mattina go scoperto di aspettarlo e al pomeriggio l'ho perso. Toccata e fuga.
Sicuramente è stato meglio ora a un mese e mezzo piuttosto che più avanti o dopo averlo saputo da tempo.
Forse non era il momento. Ero troppo provata anche fisicamente dall'allattamento prolungato e da una malattia pregressa di Bianca che mi aveva fatto spendere molte energie.
Ora starò buonina per un pò. Anche mio marito è rimasto male, non ha fatto altro che abbracciarmi tutto il pomeriggio, senza dire nulla come al solito.
Tanto ormai fra noi le parole valgono poco. Sono più contenta di rimanere accoccolata con lui e di sentire il suo calore in silenzio, piuttosto che ascoltare mille parole di cordoglio senza motivo.
Tanto nessuno può capire, o meglio chi non l'ha provato direttamente, quello che può essere perdere un bimbo, anche se biologicamente è solo un embrione e quindi "di poco valore".
Non è tanto il dolore fisico dopo, ma proprio quello che perdura per molto tempo e che ti sta sempre a ricordare, come una mosca fastiodiosa, che sei di nuovo sola.
Si ... di nuovo sola. Perchè non scorderò mai tutte le stupende sensazioni che derivano da "essere in due". Non sei mai sola, sei sempre felice e sempre non vedi l'ora di abbracciare e vedere ciò che è il frutto di tanta passione. Avrei tenuto Bianca duemila anni con me se mi avessero detto che potevo farlo. Era come avere un'amica che quando eri triste ti consolava battendoti un pò sulla pancia o facendo delle capriole per farti capire che lei sentiva il tuo dolore. O quando mangiavi qualcosa di dolce e zuccherino sentivi la sua felicità nell'assaggiare quell'ambra destinata agli dei. O quando tornava a casa il padre e che saltava ogni volta che appoggiava la sua mano alla finestra della sua camera.
Lei era protetta e io lo ero dal mio amore. Perchè spezzare quell'equilibrio? Perchè come tutte le cose belle, se fosse durata a lungo non ci avrei fatto caso e non l'avrei ricordata con nostalgia.
Ora sogno nuovamente un altro amore crescere in me, ma sarà tutto diverso. Non avrò tutto quel tempo di dedicarmi a me stessa perchè ho la mia primogenita che è tutta la mia vita e non posso trascurarla.
Mi sono sempre chiesta se mia madre, quando nacque mia sorella, avesse dimezzato il suo amore per me per darlo a lei.
Ora so la risposta. Le madri creano un nuovo cuore e lo dedicano tutto al nuovo nato. Il cuore cresce col bimbo e più tempo si passa assieme e più tutti e due crescono, maturano e amano sempre più sempre meglio. Un cuore per ogni amore, indivisibile con gli altri e di amore totalmente diverso per ognuno.
Una madre non potrà mai scordare suo figlio. Ora ne sono certa.
Ti voglio bene Bianca.
Sono ormai tre giorni che mi rifiuto di darle "tetta". Strepita un pò ma alla fine riesco sempre a mandare la sua attenzione su qualcos'altro.
Ieri non mi ha chiesto nulla, ho fatto anche si che non mi vedesse cambiarmi, occhio non vede cuore non duole. Oggi sto accusando i primi colpi io. Oltre al fatto di dover per forza togliere il latte che comunque ritorna nal mio seno, e non dico quanto è doloroso ora che lo produco a ritmi industriali, sto cominciando come ad avere un pò di nostalgia.
Era un bellissimo contatto fisico, quella mezz'ora in cui passavo il tempo con le mie dita in mezzo ai suo capelli, lei era rilassata sulle mie gambe ad occhi semi chiusi. Tutto il mio mondo sembrava essere li in quell'istante magico dove lei dipendeva da me.
Ma ora è grande la mia donna, sempre meno dipende da mamma e papà e spesso si impunta per fare lei le sue cose, come lavarsi i denti, mettersi il deodorante e lavarsi mani e piedi prima di andare a dormire.
Per questo ho deciso di tagliare questo piccolo cordone e cercare di lasciarla compiere il primo passo verso l'indipendenza. Sono contenta anche se questo mi costa tanto. Tanto a livello fisico, ma il doppio a quello morale.
In più ci si mettono tutti quei "doloretti" di assestamento della post perdita di questo secondo bimbo. Un pò ci sono rimasta male, sicuramente, ma non ho avuto il tempo di rendermene conto. La mattina go scoperto di aspettarlo e al pomeriggio l'ho perso. Toccata e fuga.
Sicuramente è stato meglio ora a un mese e mezzo piuttosto che più avanti o dopo averlo saputo da tempo.
Forse non era il momento. Ero troppo provata anche fisicamente dall'allattamento prolungato e da una malattia pregressa di Bianca che mi aveva fatto spendere molte energie.
Ora starò buonina per un pò. Anche mio marito è rimasto male, non ha fatto altro che abbracciarmi tutto il pomeriggio, senza dire nulla come al solito.
Tanto ormai fra noi le parole valgono poco. Sono più contenta di rimanere accoccolata con lui e di sentire il suo calore in silenzio, piuttosto che ascoltare mille parole di cordoglio senza motivo.
Tanto nessuno può capire, o meglio chi non l'ha provato direttamente, quello che può essere perdere un bimbo, anche se biologicamente è solo un embrione e quindi "di poco valore".
Non è tanto il dolore fisico dopo, ma proprio quello che perdura per molto tempo e che ti sta sempre a ricordare, come una mosca fastiodiosa, che sei di nuovo sola.
Si ... di nuovo sola. Perchè non scorderò mai tutte le stupende sensazioni che derivano da "essere in due". Non sei mai sola, sei sempre felice e sempre non vedi l'ora di abbracciare e vedere ciò che è il frutto di tanta passione. Avrei tenuto Bianca duemila anni con me se mi avessero detto che potevo farlo. Era come avere un'amica che quando eri triste ti consolava battendoti un pò sulla pancia o facendo delle capriole per farti capire che lei sentiva il tuo dolore. O quando mangiavi qualcosa di dolce e zuccherino sentivi la sua felicità nell'assaggiare quell'ambra destinata agli dei. O quando tornava a casa il padre e che saltava ogni volta che appoggiava la sua mano alla finestra della sua camera.
Lei era protetta e io lo ero dal mio amore. Perchè spezzare quell'equilibrio? Perchè come tutte le cose belle, se fosse durata a lungo non ci avrei fatto caso e non l'avrei ricordata con nostalgia.
Ora sogno nuovamente un altro amore crescere in me, ma sarà tutto diverso. Non avrò tutto quel tempo di dedicarmi a me stessa perchè ho la mia primogenita che è tutta la mia vita e non posso trascurarla.
Mi sono sempre chiesta se mia madre, quando nacque mia sorella, avesse dimezzato il suo amore per me per darlo a lei.
Ora so la risposta. Le madri creano un nuovo cuore e lo dedicano tutto al nuovo nato. Il cuore cresce col bimbo e più tempo si passa assieme e più tutti e due crescono, maturano e amano sempre più sempre meglio. Un cuore per ogni amore, indivisibile con gli altri e di amore totalmente diverso per ognuno.
Una madre non potrà mai scordare suo figlio. Ora ne sono certa.
Ti voglio bene Bianca.
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