sabato, agosto 07, 2010

Il Re ha la sua Casa

Tre giorni.

E tutto inesorabilmente finisce,
la passione termina, i sogni esplodono e il mio stomaco vomita.

Spengo le persone come fossero sigarette,
tre giorni mi bastano per buttarli e reputarli vuoti.

Con te non è accaduto così Angelo mio,
ci sto impiegando una vita a dimenticarti
e torni più forte di prima in ogni mio attimo, in ogni respiro.

Ultimamente mi dicevi che non capivo nulla.
C'era chi c'aveva separato, chi c'aveva diviso,
che tu mi amavi e che avresti atteso solo l'indispensabile
e poi saresti tornato.

Ma ora il Re ha la sua Casa,
fra poco l'abiterai, entrerai finalmente dove siamo stati,
passerai la mano sulle mattonelle bianche della sala.

Dove mi sdraiasti per fare l'amore,
dove tutto era ancora bianco per l'odore della vernice,
la grande finestra di vetro senza imposte, senza mobili.

E sorridevo guardandomi intorno,
sarebbe dovuto essere tutto diverso.

Tre giorni,
erano passati e ancora nella mia testa
c'era qualcosa che mi spingeva a portarmi avanti.

Oggi sono passati 50 volte tre giorni,
e rimango ancora la con la testa e non vai via.

Graffi ancora la mia pelle,
in modo che non possa passarmi l'odore di te sulla pelle,
vorrei ancora sentirti addosso, nella tua veemenza.

Ed ho sete, ancora sete, di un qualcosa che non berrò più,
di un qualcosa che finisce e non si sa neanche perché,
o si conosce e non si vuole ammetterlo.

Vigliaccamente.

L'amore dentro si è trasformato in rabbia,
non l'avevo mai riservata per nessuno. Nessuno.

Ed ora è tutta tua, travolgente, passionale, feroce,
sulla carne mille righe di lametta non basteranno a scordare,
le tue parole per me, le tue mani sulla pelle,
e i sogni ... Dio che Sogni.

Ma ora il Re ha la sua Casa
e sono passati 50 volte 3 giorni.

E lui sorride perché tutto si risolverà
e io sorrido perché Dio ci rimetterà sulla stessa strada.

E non basteranno 100 volte 3 giorni
a farti dimenticare cosa avresti potuto evitare.

1 commento:

Asha Sysley ha detto...

Sai cosa voglio dire. Mi conosci bene. Intimamente dentro. E ora ho dolore. E quei tre puntini... Sai cosa sono. Lo sappiamo.
Posso risponderti M. E tu capirai lo stesso. Perché chi si tocca l'anima è destinato a rimanere dentro.
Ed ora dentro c'è dolore. Le parole a volte feriscono. Non sai quanto. Non sai come.