Amico siediti.
Sei nuovo?
La Dannazione è di casa,
sei bene accolto.
Siediti e accendi la tua sigaretta.
Senti che aria leggera.
Strana sensazione vero?
Avranno aperto le porte del paradiso per un attimo.
No. A me non interessa.
Vedi come stiamo bene così?
Libertà, una grande cosa,
indubbiamente dovremmo pagarla.
Sarebbe da poterla vivere sempre
tutti i giorni e senza limiti.
Sorrido chiedendoti di assecondare i miei vizi,
sono i tuoi.
E ora versati da bere,
tanto guido io e so dove andare a cercare.
La moto corre veloce, tieniti stretto.
Bene ecco il nostro girone,
te lo aspettavi diverso?
Ora vediamo che sai fare,
di cose in testa ne hai tante
e a volte far girare solo la ruota
non basta ad ottenerle.
Magari con un pizzico di polvere,
tutto accade.
Vai, ti sto dietro.
Scegli ciò che vuoi,
cosa vuoi,
il perchè lo sappiamo
e non servono parole.
Mi fumo la mia ultima sigaretta
accanto alla moto,
torna quando soddifatto vorrai cominciare.
Ho le chiavi di ogni porta di ogni girone dell'Inferno,
basterà un tuo accenno e l'aprirò.
Ma ricorda che,
dove ti condurrò io, non potrai più tornare.
Ed ora che mi guardi sappi che posso aspettare, sai,
anche un'eternità.
3 commenti:
Forse l'importante è sentirsi a casa. Che sia l'inferno o il paradiso.
Sono nuovo ma non intendo aspettare un'eternità nè tu nè io.
Continuamente varchiamo confini ben definiti, donando e prendendo paradisi, oppure l'inferno.
Il non saper/voler scegliere, l'una o l'altra meta, ci fà viaggiatori in continuo cammino...
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