Desidero donarti tutta me stessa
in questa notte dove solo la Luna bacia la mia Pelle
e Brividi scorrono sull'Epidermide.
Attendere ancora una volta le tue Parole
come fossero Il Verbo che può redimere,
senza alcun giudizio, la mia Anima.
Torno così a bramare ardentemente
ciò che E' e che non posso nuovamente Toccare,
eternamente costretta nel labirinto dei miei Pensieri.
Fievoli fiaccole incoraggiano la mia Ascesa
verso il tuo Eremo monte,
i miei occhi rimangono fissi alla vetta.
Camminando per il tuo Bosco,
straccio i miei vestiti, graffio la mia pelle,
ledo profondamente la portanza della mia Anima.
Rimetto a Nudo tutta me stessa,
senza rendermene conto,
consegno a te l'Athamè sacrificale.
Sulla cima infine trovo Roghi accesi,
il freddo Marmo di un'Ara e Fiori recisi.
Profumo di Incenso purificatore.
Mi'immergo nella fonte,
per lavare via il mio Peccato che mi ha, però,
condotto al tuo Eremo.
Dolcemente mi sdraio sotto questa Luna,
il calore del Fuoco rievoca in me immagini passate
l'incenso mi aiuta a Dimenticarle.
Scaldo il mio Corpo col solo movimento delle Dita,
così, lentamente come piace a te,
so che mi sei accanto e che mi stai guardando.
Inarco la mia Schiena,
lasciandomi andare a ciò che voglio donarti stasera.
Al profumo dell'incenso sacro
si mischia quello del Ambrosia,
che copioso ora ricopre il mio corpo.
Divento così cibo per gli Dei.
In attesa del tuo arrivo,
cerco di respirare.
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