Accade che la Luce d'un tratto t'attraversi,
proprio mentre credi di vedere già tutto chiaramente.
Ma così non è.
E t'accorgi che quello che v'era intorno
non era altro che uno dei tanti artefatti ben costruiti,
volti a confonderti e a non farti sentire.
E ti sei sempre rifiutata di Toccarlo
perchè la fiducia era così Grande
che non avresti mai utilizzato un atto meschino per sapere.
E di questa tua lealtà, se ne è fatto Scudo ed Arma,
giocando le sue Carte, appena dopo aver visto le tue,
vincendo proprio nel modo più Abietto.
Le persone non hanno Rispetto per le Altre,
non sono dotate di Emozioni, ma solo di Convenienze.
Le stesse che li spingono a passare di Labbra in Labbra.
E il Silenzio non è una forma di Superiorità,
ma solamente una forte incapacità e nullità di Espressione,
assenza completa di Pensieri e di Risposte ad atti Osceni.
E l'Orrore nasce quando si comprende che tutto ciò che è accaduto
è stato soppesato con modi e tempi, parole ed espressioni,
non condivise al momento, ma chiarissime dopo.
E dell'Errore non è stata fatta Esperienza,
ma sta per essere riprodotto ancora e ancora,
nella Stessa identica Forma.
Tanto gli altri sono sopravvissuti al tuo Gioco della Vita e della Morte
e sei convinto fino in fondo che anche altri Sopravviveranno.
Tanto non hai nulla da perdere. Perchè nulla hai e sai dare.
Così posso solo abbassare lo sguardo e riflettere,
annuire in cenno di assenso a tutto quello che hai Distrutto e mai ricreato.
Devo solo guardare in alto e spingermi forte sulle Gambe.
Ho buone mani che mi afferreranno e mi solleveranno tacitamente,
che non vorranno mai in cambio nulla per questo,
che non rinfacceranno mani quello che hanno fatto. E non saranno solo Parole.
Perchè sta succedendo. Perchè ho ricevuto abbracci e baci nuovi.
Comprendendo che quelli che avevo ricevuto non erano Sentiti, Reali.
Ma soltanto un modo Emulatore di Dimostrare qualcosa di Normale.
E adesso, dopo aver cancellato ogni traccia, ogni ombra, ogni oggetto,
ogni pensiero, ogni emozione, ogni immagine, ogni suono,
è subentrata la Rabbia. Quella che mai avrebbe dovuto albergare in me.
E ho sognato questa notte. Sorridevo di un dolce Dolore.
Un Dolore che mi dava stranamente Pace e Conforto.
Che riempiva la mia Voragine e leniva le mie Ferite.
Mi sono sorpresa nel Sentirmi così Serena, respiravo a fondo,
Semplicemente riascoltavo me stessa e le mie Emozioni.
Rimettevo in paro i Bracci della Bilancia.
Quel Dolore era il Tuo.