giovedì, ottobre 30, 2008

una bambola di porcellana

Avevo una bambola di porcellana, è l'unica bambola che io abbia mai avuto.
E' su una sedia a dondolo col suo cappello di macramè e la borsa intonata.
Si muoveva lenta sul davanzale di quella finestra.

La mattina fuori era fredda e aspettavo mi venissero a svegliare. Quella bambola doveva farmi compagnia, quando fossi rimasta sola o doveva ricordarmi che tutti in fondo, siamo di porcellana.
E tante volte, quando entro in sala, mi ricordo della mia bambola di porcellana.
E' sempre spendida lei, non passa il tempo, non sta male, sorride leggermente.

E ogni tanto mi par di sentire muovere la sua sedia a dondolo, il mio sguardo si sposta e lei si ferma.

"Sarah, siamo tutti di porcellana ... stai attenta"

E' questa la frase che riecheggia nella mia testa. E mi ricordo che per me il tempo passa, che tutto passa... Panta Rei.

E capisco che sto correndo troppo, vorrei fermarmi. Ma sono sola in tante cose e molte persone dipendono da me. Non posso fermarmi. La soglia della mia sopportazione è aumentata col tempo, ma diametralmente il finale sarà più clamoroso.

Mia bambola di porcellana, sento ogni tanto scricchiolare la tua sedia... ma chiudo gli occhi e tutto ancora tace.

1 commento:

UIFPW08 ha detto...

Sarah la vita dona, la vita toglie
anche in un soffio di paura. Panta Rei..ma sono queste le emozioni vere che ci fanno capire, sono queste le cose che non vorremmo succedessero mai specialmente sui nostri figli e con un profondo sospiro le ritroviamo oggi distanti. Sarà bellissimo lo stesso sogno che la vita ti regalerà, non temere d'invecchiare
tutti possiamo sbagliare, l'amore ci salverà.
Maurizio