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giaccio in un Inesorabile limbo.
La sua Mano era scivolata accanto alla mia,
senza Toccarla, quasi avendo Paura delle mie Sensazioni.
Di poterle Provare.
E mi guardava Impassibile, con i suoi occhi di Ghiaccio,
mentre cercava di indirizzare il discorso dove voleva.
Cercavo di non Piangere.
"Non sono mai stata così Sincera ..."
"Per una Borderline non dovrebbe essere Semplice."
E non lo è stato. Non lo è Mai stato.
Scavare dentro le mie Sensazioni per sentirmi dire
che vanno calmate, soppesate, quasi quantificate.
Come se si potesse dare un prezzo alla Vita.
"Non posso tenerla in Cura." - L'ennesimo rifiuto.
"Sono stanca. Di sputare il mio veleno fuori e sentirmi dire
che sono troppo complessa per essere compresa."
E' rimasto a fissarmi con i suoi Occhi oltre Mare,
pensando a sua Moglie e al calore della sua Casa, alla cena pronta.
Girava la Fede fra le dita per calmare l'Anima che avevo sconvolto,
doveva trovare un appiglio alle sue Emozioni.
"Il problema è congenito nel suo Carattere. L'Altruismo di cui è capace,
la sta inesorabilmente Uccidendo. Deve cambiare, ascoltarsi..."
"Per diventare ciò che odio? Per utilizzare l'Egoismo che è causa del mio Dolore,
per non capire quando gli altri hanno bisogno di un abbraccio?"
Perché così è la Vita. Ora.
E mi tornano in mente le parole di Angelo,
quando egli stesso ammette di lasciarsi Vivere e non Combattere.
Eppure eravamo così simili Io e Lui, così uguali, così famelici della Vita,
delle Sensazioni, delle Emozioni. Di tutti quei Sogni ...
Dove sono, Angelo, i nostri Sogni? Che fine hanno fatto?
I miei sono rimasti appesi all'assito di una stanza, assieme a mille Racconti.
E la Vita non può essere questa, non così Cinica.
Non possiamo accontentarci di Perdere la Vita, perché così, questa, va.
E non posso sorridere chiudendo le porte della mia casa
e sentirti andar via, Amore Mio, quando si potrebbe stare assieme, abbracciati.
Quando aprire gli occhi e vedere contemporaneamente la stessa Luce,
di un Nostro nuovo Giorno, è così maledettamente possibile. E Impossibile.
"Scusami per dirti sempre le stesse cose..." - "Non fa Nulla"
Quando giochiamo a fare gli Amanti e chiacchieriamo lungamente con gli Amici
di tutto quello che poi, nella realtà, esiste frammentatamente.
Perché nuotare non è saper respirare per non affogare,
non è tenersi a galla. E' muoversi e sapere dove si vuole arrivare.
E lentamente ho cancellato dalla tela me stessa, come le mie stesse Mani.
Ho perso il contorno dei miei Bisogni e l'ho fusi negli Altri.
E dovrei cambiare, per divenire ciò che Odio e Imparare ad Ottenere,
magari senza Dare. Tanto la Vita è così. E Tutti fanno così.
Ma quando suonano le Campane e ce ne è una che non si accorda alle altre,
quale è la prima cosa ci chiediamo?
Perché quella Campana stoni.
Ma non io.
Rimango ad ascoltarla perché si è liberata dalle Regole e al suo Creatore
e ha deciso di essere Se stessa, manifestandosi nella sua Unicità.
Ma poi, non facciamo altro che sostituirla con un'altra che funzioni meglio.
Che abbia un suono uniforme al resto del Mondo.
E cosa importa se è tutto il resto del Mondo che Stona.
Nessuno se ne accorgerà.
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