Lentamente le Dita spostavano la leggera stoffa
da una spalla al collo,
eri affascinante nelle tue movenze Orientali.
Giocavi con il Vento,
che si divertiva ad accarezzarti velocemente,
per nulla indispettita, sorridevi.
Il fluttuare di tutto quel verde era incantevole,
mischiato alla tua Pelle scura e all'Odore di Spezie.
Deliziosa e così Inarrivabile,
rimanevo senza fiato nel guardarti.
Un pizzico di occidentalità
era dato dalle tue scarpe dal tacco altissimo,
unico vezzo concessoti.
Il Vento cambiava molte volte quella sera
e mi regalava folate del tuo Essere.
Chiudevo gli occhi spesso e mi lasciavo avvolgere,
lo avevo ringraziato per i regali che mi stava dando.
Appoggiata alla fine delle scale del Gate 4,
fumavo una sigaretta in un'aerea non consentita.
Ti ho vista salire sull'autobus.
Il vento mi portava ancora il tuo Odore,
Sorrisi di nuovo.
Fissai lo sguardo oltre,
il nostro aereo stava atterrando per andare a Roma.
Perdesti l'equilibrio quando il grande boato
scosse le nostre Anime.
Entrai nell'autobus per trovarti,
ti presi per Mano e andammo fuori.
La Pioggia batteva, il Vento impetuoso.
Eri fra le mie Braccia e tremavi.
Il tuo dolce Sorriso si era sciolto
nelle Lacrime dei passeggeri dell'aereo precipitato nella pista.
Inermi non sapevamo cosa fare,
le luci si spensero a tratti.
Siamo stati lasciati nel buio dei nostri Pensieri.