mercoledì, aprile 30, 2014

... NeverMind ...


Le Mancanze nascono nel Ventre malato
di quell'Amore che è stato ucciso
senza alcuna remora.

Sanguino mentre Ingoio i miei Sussulti
e nella Vita ritrovo la Morte dolce
che esime dagli Eventi.

Frugo in me Stessa con un Coltello,
in quei meandri che dicevi di Desiderare
come Carne della tua stessa Carne.

Non c'è Pace nella mia Ricerca
solo lo strenuo Dolore costante
che fa Desistere ogni mia Speranza.

La Mente spazia in Lande verdi e assolate
mentre attorno a me il Buio mi avvolge
definendo Arabeschi Oscuri sulla mia Pelle Diafana.

Insostenibile Leggerezza di questo Essere
posto in mezzo alla tua Ignavia,
al Mancato sentore di una Vita degna di questo Nome.

Perdersi senza mai più Ritrovarsi,
sconfinate le Strade che portano alla Giusta Via,
impraticabili per qualsiasi Persona scelga di non muoversi.

Muri di Ghiaccio e Silenzio cingono l'Anima,
il Disagio prende in sopravvento facendo Fremere la Carne.
Non sei più capace di Farti di me, salvandoti.

Assenzio Verde cola dalle Labbra stanche
di tutte quelle Parole mai Ascoltate
delle Bugie con le quali hai tessuto le mie Vesti.

Agognabile è la Morte come liberazione dalla Sofferenza,
continuo a segnare le mie Braccia per non Pensare,
perchè il mio Cuore smetta di Urlare.

giovedì, aprile 24, 2014

... InAspettataMente ...


In un momento Sudore Algido.
Il Respiro si è fatto Lieve e Veloce.
Il Battito non si sentiva sul mio Polso.

Qualcosa non aveva funzionato.
Ma non ero Sola, Tu eri li. Stretto a me
mentre i miei Sensi iniziavano a vacillare.

I tuoi Occhi non mi hanno mai Abbandonato,
la tua Voce mi pregava di non Arrendermi.
Di non Mollare.

Ero riversa a terra in preda a Deliri e Dolori,
non ti sei dato per Vinto neanche quando
ho dato il Peggio di me Stessa.

Sei rimasto accanto a me, chiamandomi.
E nella mia Mente, avevo solo la tua Voce
e il rimbombare del mio Nome.

Non ricordo altro fino a che non mi sono Svegliata.
Ed ero di nuovo qui. Tu mi accarezzavi la Testa.
E mi sono trovata a Sorridere.

Per un attimo ho Pensato
che se fossi Morta, sarei comunque stata Felice.
Perchè non ero da Sola come avevo temuto tante volte.

E avevo Freddo, e sono stata Coperta.
Avevo voglia di Piangere dalla Disperazione,
e sono stata Accontentata e Ascoltata.

Non c'erano Parole in quel momento da dire.
Solo quel lungo Silenzio durato Secoli nella mia Testa.
E la Nausea di un Errore che stavo superando.

"Insieme ce la possiamo fare"
E io facevo Sì con il Capo mentre mi addormentavo,
un Sonno Profondo e senza Sogni. Un Limbo.

Ma dall'Inferno si può uscire,
graffiandosi le Ginocchia, rompendo le Unghie.
Stringendo Forte la Mano che qualcuno ti Tende.

Grazie.

sabato, aprile 19, 2014

... Conseguenze ...


E' la Cosa Giusta, pensò Lei spegnendo il Telefono.
"Ci sono sempre per te" erano le ultime parole di Lui.
E le aveva ascoltate così tante volte. Troppe.

Così avvolgeva le braccia al Grembo dolorante,
piegata da quei dolori di Vita Nuova e Futura Morte.
Cresceva nei Controsensi, nei Paradossi.

Aveva compreso l'incapacità di essere Amata,
che il suo trascorso non poteva essere Dimenticato,
che ciò che Era, fosse diametralmente Grande quanto Misero.

Non era mai stata la Scelta di Nessuno,
solo un Ilare ripiego agli eventi della Vita e alle Problematiche.
Poi le Persone, dopo essersi rigenerate, riprendevano la loro Strada.

Forse era veramente questo il suo Destino,
ciò che aveva Tatuato dalla Nascita sul suo Corpo.
Lettere Runiche di un Incantesimo Nefasto.

E il muoversi, Respirare e Camminare pur essendo Morte,
non le faceva più effetto. Un tempo si sarebbe colpevolizzata.
Ora continuava nell'accettazione della sua Sorte.

L'unica cosa che avrebbe dovuto non ascoltare
era quella vocina dentro di se che a volte sussurrava
"Questa volta sarà diverso ... guarda i suoi Occhi ..."

Così pianse lungamente ricordando i momenti,
quanto tradirono tutti quei Baci e gli attimi rubati e i Regali.
E tutte quelle parole che prima avevano un Senso.

"Vorrei Vivere con Te"
lui le ripeteva strenuamente. Lei sorrideva dolce a quel Veleno.
Lo faceva entrare dentro se stessa spingendo bene sulle Vene.

E sapeva che sarebbe Morta una volta ancora,
ma non le importava. Perchè aveva capito negli anni,
che nessuno valutava le Conseguenze delle proprie azioni.

E Lei era sempre stata una Conseguenza.
Mai una Scelta. Mai una Eventualità. Mai una Ricerca.
Ma c'era un Risvolto che Nessuno valutava dopo.

Le Conseguenze che avrebbe avuto Lei.

domenica, aprile 06, 2014

... InSensataMente ...

Cosa rimane dopo il Sesso?
Dopo che ci siamo presi insistentemente,
riposando sui nostri Corpi felicemente Straziati.

Mentre svuotavamo la Testa dai Pensieri,
riflettendo solamente dove languivano le Mani,
sospirando nella Carne che sobbalzava sull'altra Pelle.

Cosa rimane dopo una passeggiata al Sole,
nel Gelato che si squagliava nelle nostre Parole,
nelle Risa calde di una generosa giornata di Aprile?

Trascinarsi per casa e Cercarsi come Lupi famelici,
porre l'altro avanti a qualsiasi tipo di Problema e noi stessi.
Non riuscire a Dormire se non dopo averci Posseduto.

.... E ancora e ancora di nuovo ...

Cosa rimane dopo la Cena passata a bramare
di poter passare in fretta su quel divano e prendere
ognuno il suo Piacere e quelle sensazioni Antiche?

Rimane la Solitudine momentanea, la mia. Quella che Urla dentro.
Quella che non so colmare, a volte, e che mi fa Reagire.
Il sentirsi ferme, quasi Cristalleria. Io.

Rimangono mille domande e le situazioni irrisolte,
la telefonata a lei per confrontarsi sulle novità del Week End,
la promessa, forse, di vedersi ancora domani. Tu.

E così alzo le spalle buttando tutto dietro.
Sempre più convinta che niente abbia veramente un Senso
se non siamo noi a donarglielo e a rincorrerlo.

Spengo i pensieri e metto la testa sul prestito per la nuova Casa,
dentro Occhi dell'altro che mi Guardano con Passione,
nei Passi di un Gatto sui tetti.

E Sorrido, non trovando più motivo per fermarmi dove sono,
senza riuscire a dirti che magari il Sole oggi è diverso,
che sto bene, ed è vero. E che tu non sei qui.

Una Sigaretta fra le Labbra che rischiara i Pensieri,
che sistema i pezzi di un Puzzle, oramai da buttare.
E il Desiderio cade dove non dovrebbe.

"Perchè no ..." e rido fra me stessa.
Non sono stata fatta per aspettare, come tu dici,
ho sempre preceduto i tempi e le situazioni.

E invece di recepire questo mio Essere Negativo,
forse è tempo di portare a frutto tutto questo.
Combattere nuovamente. Ma per me stessa.

mercoledì, aprile 02, 2014

... EternaMente ...


Un Respiro e di nuovo un altro, e il Dolore mi Blocca,
un senso di Vuoto emerge nella Gola, Serra lo Spirito.
L'Inermità dei miei Pensieri presenti.

Quando le tue Mani entrano nella mia Carne,
il Tempo blocca imperterrito la sua Corsa,
la Mente si da Pace. Per pochi Istanti.

Desidererei Morire sotto i tuoi Colpi
che svegliano questo mio Corpo
per troppo tempo Ammalato.

Si arrestano le Emozioni, come la Neve smette di Cadere.
Svanisce la Pena dalla mia Anima troppe volte trafitta.
Inchiodo le Catene che ho avvolto ai miei Polsi.

E mentre il Silenzio del Dopo sancisce il Ritorno alla Vita,
lo Spleen riprende la sua folle Corsa.
Riaffiorano le Paure che avevo represso.

Mi accuccio in un Angolo al Buio,
mentre la Mente continua i suoi Giochi Perversi
rendendo Impossibile tutto quello che era.

Trattengo il Respiro per perdere i Sensi,
Attendo lentamente il Lesinare del Tempo.
Ma Lei è ancora li a parlare.

Ritorno nella mia Spirale,
l'Estrema voglia di Fermare quelle Frasi,
l'Odore del Sangue nelle Narici diviene un Bisogno.

Rigoli rubicondi avvolgono le mie Cosce,
le Emozioni si Placano per lasciar spazio alle Lacrime.
L'Anima smette di Urlare inorridita.

Silenzio. Finalmente sono Sola.
Lei non parla Più. Tu non sei Qui.
... EternaMente ...