martedì, dicembre 23, 2008

L'odore del Sangue


Non voglio le tue labbra, non voglio il tuo corpo,
ho bisogno di assaggiare il tuo nettare.

Morderti fino ad entrarti dentro,
dilaniare la tua pelle e sentirti fermo sotto di me, accondiscendente.
Baciare le tue labbra per eccitarti col tuo sapore,
per vedere crescere ed esplodere
l'essere che hai dentro.

Ho bisogno della tua forza,
delle tue braccia che mi bloccano al tuo volere,
delle tue unghie nella mia carne,
dell'odore della tua foga
e il sapore del dolore che dolcemente
in follia si trasforma.

E poter alimentare nuovamente i tuoi sensi,
temere il tuo rinnovato impeto,
subire la violenza del tuo istinto.

Voglio appartenerti totalmente
perchè solo tu hai trovato la strada per avermi.

Io Menade Danzante


Come una Menade invasata dal Dio,

mi aggiro con un'unica pelle addosso.

Il vento culla i miei passi,
il buio sorregge con mani leggere il mio danzare,
la piogga disseta il mio corpo eburneo,
le foglie cadenti pettinano i miei lunghi capelli,
rami di rosa canina sfregiano le mie cosce.

Continuo a danzare nel tuo bosco,
in un estasi di movimenti e pensieri.
Non c'è altro che il tuo odore nella mia gola
che continuo ad assaporare ancora e ancora.

Folle Danza che porta allo sfinimento del mio corpo,
unico giaciglio il letto di un fiume
che alternarndo il suo corso
culla il mio corpo e cura le mie ferite.

Passo un dito sulle mie cosce sanguinanti
e lo porto alle labbra.
Il sapore del sangue... finalmente,
sono viva.

lunedì, dicembre 22, 2008

Dile ... (Don Omar)

Dile que bailando te conocì - Dille che ballando ti ho conosciuta
Dile que esta noche me quieres ver - digli che questa notte mi vuoi vedere
Cuentale que beso mejor que El - raccontagli che bacio meglio di lui
Dile que esta noche tu me vas a ver - digli che questa notte tu mi vedrai

Cuentale que te conocì bailando - raccontagli che ti ho conosciuta ballando
Cuentale que soy mejor que el - raccontagli che sono meglio di lui
Cuentale que te traigo loca - raccontagli che ti faccio diventare pazza
Cuentale que no lo quieres ver - che non lo vuoi vedere

Que quizas fue la noche la que te traicionò - che forse fu la notte quella che ti tradì
Fue el perfume de mi piel lo que te cautivò - fu il profumo della mia pelle quello che ti ha sedotto
Que ya no tienes excusa pa' tu traicionò - che ora non hai scuse per il tuo tradimento
Que tuviste mil motivos, que entre en razon - che avresti mille motivi, che tra la ragione
Que quizas te hablo a el oido como ya El no - che forse ti parò all'orecchio come ora lui no
O en mi arde el fuego de la pasion - o che in me arde il fuoco della passione
Ya no le mientas mas y admite tu error - ora non mentirgli più e ammetti il tuo errore
Y si es por mi no pidas perdon - e se è per me non chiedere perdono
Digo - dico
Queda de ti el que lo perdones - resta di te che non lo perdoni
El que lo olvides o lo abandones - che lo dimentichi o lo abbandoni
Porque con llorar no se compone - perchè piangendo non si accorga
Entonces a mi dame otra noche - allora a me dammi un'altra notte

Otra Otra noche otra - altra, altra notte ancora
(ay que yo no te botè) - che io non ti ho buttata via
Otra Otra noche otra - altra, altra notte ancora
(Aunque tu vuelvas con el) - anche se tu tornerai da lui
Otra Otra noche otra - altra, altra notte ancora
(Cuentale cuentale) - raccontagli, raccontagli
Otra Otra noche otra - altra, altra notte ancora
(que beso mejor que el) - che bacio meglio di lui
Otra Otra noche otra - altra, altra notte ancora
(Cuentale cuentale) - raccontagli, raccontagli
Otra Otra noche otra - altra, altra notte ancora

Cuentale que te conocì bailando - raccontagli che ballando ti ho conosciuta
Cuentale que soy mejor que El - raccontagli che sono meglio di lui
Cuentale que te traigo loca - raccontagli che ti faccio diventare pazza
Cuentale que tu me quiere ver - raccontagliche non lo vuoi vedere

Otra Otra noche otra - altra, altra notte ancora
(ay que yo no te botè) - che io non ti ho buttata via
Otra Otra noche otra - altra, altra notte ancora
(Aunque tu vuelvas con el) - anche se tu tornerai da lui
Otra Otra noche otra - altra, altra notte ancora
(Cuentale cuentale) - raccontagli, raccontagli
Otra Otra noche otra - altra, altra notte ancora
(que beso mejor que el) - che bacio meglio di lui
Otra Otra noche otra - altra, altra notte ancora
(Cuentale cuentale) - raccontagli, raccontagli
Otra Otra noche otra - altra, altra notte ancora

Perchè debbo sapere ...


Debbo sapere se dietro il tuo silenzio
si cela il nulla o il pensiero.

Debbo sapere se il mio corpo può essere domato
dalla mia razionalità, dalla mia mente.

E' questa la sfida che mi pongo,
la volontà e la mia mente contro la passione e il corpo.

Le difese non debbono cedere.
E se questo equivale a lasciarti soffrire negli inferi,
che io sia il tuo carnefice.

Che tu possa giacere nel più profondo e imo sepolcro
fin quando non avrai che sulle labbra un ultimo
anelito sussurrante il mio nome.


Ardentemente Ghiacciata


Le mie emozioni si alternano come il battere dell'orologio.
Se da una parte l'ardore che ho dentro è insano e razionale,
dall'altra il silenzio è mortale e inaspettato.

Ho dentro sensazioni così diverse e contrastanti
che non possono compensarsi e annullarsi a vicenda.

Sono confusa, è vero, ma non per questo
la mia mente non rimane lucida.

E' proprio questo lucido pensare
questo razionale suicidio alla luce del giorno
che fa si che dentro di me alberghi la follia.

Dapprima serena e curata dal tuo fuggire,
dopo poco amareggiata e cinica,
dopo ancora arsa di passione incompiuta,
dopo ancora euforicamente annebbiata.

Sono strega davanti al calderone arcano,
mischio gli ingredienti sapendo cosa la magia porterà.
Sorrido beffarda al tuo destino che io ho scritto ...

Alzo gli occhi alla luna e invoco la sua pietà
per la sua dannata discepola.

domenica, dicembre 21, 2008

Silenzio ora ti devo.

Silenzio.
E' questo il rispetto che ti devo.
Posso solo restare in silenzio con le mie mille domande
alle quali avevamo poche risposte.

A volte mi faccio del male pensando a come, a se, perchè...
Poi chiudo gli occhi e ti immagino finalmente libero
di quel dolore piacere che cingeva i nostri stomaci.


Spero che tu ora stia bene.
Sei riuscito veramente a portare via ogni traccia del mio ricordo?

Insegnami come si fa.
Fammi capire perchè sono sabbia avanti agli altri.
Le loro orme rimangono dentro di me.

Aiutami, non voglio più questo per me.
Impassibile al passar del tempo, della gente, delle loro anime.

Insegnami come si fa a cancellare un'emozione.
Non riesco ancora dopo tanti anni a cancellare un ricordo, il calore del sole.

Anche se la mia vita è al buio
nel mio cuore c'è qualcosa che ancora brilla
e quando accade cerco di nasconderla
alle persone come te che sanno vederla.

Insegnami come si fa a gettarla via
e ad essere come gli altri
buio nel buio

sabato, dicembre 20, 2008

Estemporaneo.

E il mio cuore perde un battito, mentre con il pollice della mano accarezza un bicchiere di whiskey ghiacciato.
Lo sguardo è rivolto nel fuoco, in quelle calde braci che ora riscaldano solo le mie ginocchia.

Scendo dalla sedia, siedo atterra sul parquet.
Quasi posso sentire il tuo profumo... posso farlo, posso ricordare, lasciarmi andare.

L'alcool offusca per un attimo i miei pensieri, riesco a ricordarti.
Al freddo di quella sera, la tua pelle era accarezzata dal calore di un fuoco scoppiettante.
Brividi scorrevano lungo la tua pelle a causa del freddo che comunque v'era dentro la stanza e delle mie mani che curiose ti studiavano.

Ti piaceva innarcare la schiena, rilassare la testa all'indietro sorreggendo il tuo corpo con gli avambracci. In questo modo, con le gambe, m'abbracciavi e ti lasciavi, impudente, scoprire.

Avrei potuto passare ore solo ad osservarti e raramente poggiare un dito dapprima nel tuo ombelico, poi ancora lungo i fianchi. Adoravo la reazione della tua pelle al mio tocco.

Estasiata guardavo il tuo volto, riverso all'indietro, la posizione dei muscoli del collo, le tue labbra carnose che ai miei gesti si schiudevano.

E il mio cuore perde un battito ritornando alla mia stanza, a quel camino che tante sere era stato la nostra unica luce, il nostro effimero calore.

Ardente ora brucia in gola il delizioso nettare che riesce a spegnere i miei pensieri. Potrei ancora sentire il tuo odore, le tue labbra sanguigne schiudersi, le tue risa al miei gesti.

Sposto gli occhi dal camino. Sei li sul letto che dormi. M'è parso eterno quest'attimo di solitudine, ma quel che più brucia è che ti guarderò dormire finchè all'alba non ti sveglierai, distratta cercherai i tuoi trucchi nella borsa, fumerai una sigaretta appoggiata alla finestra e sinuosa mi lascerai osservarti andar via.

Quante volte t'avrei supplicata di portar via con te anche il tuo ricordo, ma come reo pasto lo serbo nel mio stomaco per ogni volta che la mia anima vorrà cibarsene e il mio corpo soffrire di un dolcissimo dolore.

venerdì, dicembre 19, 2008

L'ho trovata, ma ora sono sola.

L'ho trovata era dentro un posto caldo, pulsante.
Eccola amore mio, posso portartela.
E' la soluzione a tutti i nostri problemi, sono anni che mi cimento nel reperirla.
Per questo motivo ho perso di vista tutto quello che mi circondava.

Per il nostro unico sogno, aprire quel cassetto.
E mi sono dedicata a questo come una Gheisa si dedica al suo amore.
Il mondo l'ho chiuso fuori, e mi sono immersa nel buio per cercarla.

Amore eccola è nelle mie mani ... Amore ... Amore ...

Perdonami Amore, non sapevo che cercandola ero arrivata fin dentro al tuo cuore.
Ho dovuto strapparlo, dilaniarlo, mangiarlo per trovarla.
Mi sono nutrita del tuo amore che mi ha dato sostentamento e la soluzione ai miei sforzi.

Ora ho la chiave, ma tutta questa ricerca ... a che cosa è servita?

mercoledì, dicembre 17, 2008

Pobre Diabla - Don Omar


Pobre Diabla - Povera Diavola
se dice que se te ha visto por la calle - Si dice che ti si è visto per la strada
vagando - vagando

llorando por un hombre que no vale un centavo. - Piangendo per un uomo che non vale un centesimo
pobre diabla llora por mi - Povera Diavola, piangi per me
que soy tu pobre diablo - Che sono il tuo povero diavolo
pobre diabla llora por mi - povera diavola, piangi per me
que soy tu pobre diablo - che sono il tuo povero diavolo
pobre diabla llora por mi - povera diavola, piangi per me
que soy tu pobre diablo - che sono il tuo povero diavolo

Esto es exclusivo - questo è esclusivo.

martedì, dicembre 16, 2008

Eppure vorrei che mi Evitassi ...

Legami le mani, fa si che io non possa farti male e ferirti fino alla morte.
Bendami gli occhi, cela a me stessa il desiderio di averti.
Soffoca i miei gemiti con le mani, in modo che altri non possano sapere.
Gioca ardentemente col mio corpo, non lasciare nessun luogo inviolato.
Sussurra ai miei orecchi parole impronunciabili,
tutto quello che avrei voluto udire e non mi è mai stato detto.

Assaggia il sapore delle mie labbra,
dopo torna a baciarmi facendomi scoprire il nettare della vita.


Fammi sentire solamente tua, in un unico momento, il tuo calore per un'unica volta.
Un eterno attimo di dolore nella mia mente.

lunedì, dicembre 15, 2008

Angelo senza Ali

Che senso ha riavere avuto le ali nelle mie mani?
Quale oltraggioso motivo ti ha spinto a farlo?

Non so più volare,
nel mio cuore non c'è più traccia dell'angelo che in me un tempo viveva.

Mi vedi inerme e non sai cosa fare,
non sai cosa vuoi, non sai se lo vuoi.

Sanguinante ancora rimango a guardarti.

Cosa Cambia?

Tante volte mi chiedo cosa cambia l'amore che si può provare per una donna o per un uomo indistintamente.
La prima cosa che mi passa in mente è "Nulla! Sempre amore è ..."
Invece non è così.

Il rapporto uomo donna è "normale" standard, contornato da emozioni semplici, lineari che non scompongono nessuno. E' tutto alla luce del sole, agli occhi di tutti. E' la sensazione più bella che è condivisibile anche con altre persone.

Il tutti gli altri rapporti è qualcosa di più. Nell'altro ci si ritrova, si pretende perchè si sa di poterlo fare e allora lo si chiede. E' tutto molto diverso. Tante volte è all'oscuro degli altri, è perverso per tutto il resto del mondo. Sono sensazioni "innaturali" constrastanti ...

Non penso che si possano paragonare i tipi di amore, ognuno è unico. Ognuno è confuso, ognuno è immenso.

Ma mi rendo conti di cambiare se davanti ho un uomo o una donna.
Dall'uno o dall'altro aspetto cose diverse, e come dicevo ad un mio amico, se non c'è aspettativa non c'è delusione ... e li irreparabilmente io cado.

domenica, dicembre 14, 2008

E' male...

Il male fisico lo conoscono tutti, è immediato, inaspettato, intenso.
Quello mentale, una goccia cinese, uno stillicidio nel tempo.
Che senso ha tutto questo? Ho passato ore a chiedermi che senso abbia.
Non è un gioco, non ho scelto di parteciparne.

Mi barcameno fra un dolore mentale e l'altro, messaggio dopo messaggio, tutto mi sembra irrecuperabile. Neanche il passato riesce a donarmi nulla di positivo.

E' un declino lento e costante, senza via di fuga, senza ritorno. Più provo a fermarmi per girarmi, più vengo travolta dalla tue mani e dai tuoi pensieri che non ascoltano le mie parole.

E rovinosamente cadiamo sempre più in basso in un profondo abisso; vorrei riemergere e vedere il sole. Per far questo dovrei cambiare? Dovrei farlo per te, di nuovo cambiare per rivedere il sole.

Rimango allora accucciata sulle mie ginocchia, giocando con un bastone in una pozza d'acqua.

Che la luna sia il mio sole ...

sabato, dicembre 13, 2008

Desideria

Piacevole serata passata a eccitare i nostri sensi.
Un incontro al buio, le mani a volte si toccando, raramente gli occhi si incrociano
se non suggellare un emozione.

Quanto tempo avremmo trascorso assieme? Un'ora, due, una vita...
Nella mia mente alberga il seme della follia, desiderio allo stato puro.
Ricordo le tua mani sui miei fianchi, quella magnifica insistenza che tanto m'ha fatto sentire donna.

Desideria ... così percepivo il mio vibrare, così pulsava il mio essere che tanto ti bramava.
E in tutta me stessa saliva un fuoco destinato ad esplodere.

Ragione, respiro, il fermare la tua brama, non faceva altro che alimentare la mia voglia.
Tremante, il tuo odore troppo vicino, la tua lingua sul collo, un dolce brivido.

Desideria ... così mi scaldavano le tue mani e la tua bocca, a tal punto di uscire di senno.

M'allontanai, respirando appena, godendo di quel momento incompiuto.
Morsi la sigaretta fra le labbra, passandoci la lingua, assaporavo ben altro.

Fermai la macchina, inebriata dal tuo essere e ti pensai.
Ma non era la mente che formulava domande, bensì il corpo che sollecitato dava le sue risposte.

Desideria... solo ora stavo appagando pienamente con corpo e anima cosa veramente desideravo. Cosa immaginassi? La tua bocca nell'attimo finale, il respiro più profondo, il gemito più intenso.

venerdì, dicembre 12, 2008

Un lungo attimo Eterno

Come poter darti quello che mi chiedi?
Sono un angelo senza ali, le ho perse nel fuoco ardente di due occhi neri.
Inebriata dalle sue mani, le ho donato il mio cuore.
Ora sarà in qualche scatola, infondo a qualche cassetto assieme alle mie lettere e i suoi rossetti.

Non ho mai trovato le mie ali e ora che me le rendi, sembra che non mi appartengono.
Ti guardo dalla finestra dormire, mentre con la mano stringi forte le lenzuola.
D'un tratto ti svegli, mi scosto dietro i tuoi vetri, sei seduto sul letto.

Ti seguo fino in bagno, vedo l'acqua scorrere sulla tua pelle.
Cerchi conforto nel caldo getto della doccia, appoggi le mani al vetro e le fai scivolare,
come a delineare una strada da seguire.

Sento il tuo dolore nello stomaco, un'eterna fame che non si placa.
Il mio sguardo scompare dietro ad un divano.

Non posso far altro che accarezzare l'idea di poterti amare,
ma è difficile per me, non so cosa sia l'amore.
Per questo esco dalla finestra della tua stanza, assaporando dentro di me il tuo odore.

Non Fermarti, Resisti.

Lucidamente consapevole, a lutto vesto le mie unghie coprendole della nera notte.
I miei capelli corvini si confondono al vento di questo imbrunire che ghiaccia e mi porta via con sè.
Questo corpino nero che esalta le mie forme è l'unica cosa che mi sorregge avanti per la strada.

Camminando distrattamente con una sigaretta fra le dita, noto l'aria che annoda i miei capelli al seno.
Sorrido distrattamente fra una boccata e l'altra, mentre con una falcata sicura mi avvicino.
I tacchi a spillo scandiscono il tempo passare, gli sguardi della gente cadenzano il mio movimento.

Il palmo della mia mano apre il gelido portone, poche scale bianche, la mia pelle eburnea.
Varco la porta socchiusa, velocemente controllando intorno, so dove andare.
Accanto ad uno specchio attendi il mio profumo, chiudo gli occhi e recito la mia parte.

Lentamente non c'è più nulla che divida il mio corpo dall'aria che mi circonda.
Vivida e reale mi lascio osservare come l'ultima delle Madonne.
Non c'è purezza nel mio sguardo, ma solo il sapore di una sfida che pongo a me stessa.

Lenta danza sulle tue staffe, eterna danza nella mia mente.
Il marmo gelido sulle mie gambe, il tuo sapore acre che inonda la mia bocca.
Delizia per la mia sete di desiderio, ma non disseta ... l'arsura rimane, amara e persistente.

Lentamente percorro il corridoio, ancora col tuo odore addosso.
Con un braccio alla spalla tengo il mio giacchino di pelle, sicura cavalco fino alla porta.
Senza mai girarmi, scendo le scale. Ora non ricordo neanche il colore dei tuoi occhi.

Un'altra sigaretta brucia ora fra le mie dita, mia Amica, mio Conforto.
Con passo sicuro faccio girare le persone a cui ostento il mio essere così deforme dalla realtà.
Salgo nuovamente le scale e l'unico mio desidero è l'acqua.

Purifica e scorre sopra la mia testa, le gambe si piegano nella vasca.
Non c'è calore per quanto questa bruci la mia pelle.
La mente è vuota, candidamente prova a reagire, cercando conforti inutili.

Dio mio, cosa ho fatto ...

giovedì, dicembre 11, 2008

Il tuo Respiro rimane leggero

Cosa mi resta in queste serate? Soltanto i mostri che ho dentro la testa.
E lei continua a battere come la lingua sul dente dolente.
Pensieri su pensieri che diventano un delirio ...

Perchè non riesco a fermarla?
E il mio corpo prende fuoco inebriato da ricordi di azioni passate.
Sono draiata atterra, gioco con la punta delle dita sul parquet
e ricordo quando queste giocavano sulle tue labbra mentre dormivi.

Il tuo viso d'angelo, che così scontra con la forza delle tue mani
quando sono sul miei fianchi, quando danno il ritmo ai miei fianchi
come una lunga cavalcata che non arresta a fermarsi ...
quando le tue mani sono sui miei fianchi.

Dormi Angelo mio, mi basta guardarti con gli occhi della mente
per fomentare il mio corpo e lasciarmi andare,
ora accanto a te, mentre il tuo respiro rimane leggero, il mio cresce ...

Con la punta delle dita sfioro il tuo corpo, per non svegliarti,
e nello stesso modo mi sfioro per regalare a me il piacere ...
quel piacere segreto, ma solo tuo, solo per te

Il tuo corpo rimane nudo alla luce della candela che vibra
quasi stesse ascoltando i miei brividi
stiamo ballando assieme nello stesso calore
il tuo respiro rimane leggero il mio si interrompe mentre mordo le labbra
per non svegliarti

Il tuo respiro rimane leggero e il mio si quieta
il cuore riprende a battere all'unisono col tuo
i muscoli delle gambe si rilassano
la mia Testa tocca il parquet, la fame è placata, gli occhi si schiudono

volgo il mio sguardo verso te
con le dita tocco nuovamente le tue labbra
quando ti sveglierai ti accorgerai del mio sapore.

il tuo respiro rimane leggero...

mercoledì, dicembre 10, 2008

Morbide Considerazioni

Morbide Considerazioni scivolano sui miei fianchi.
Le tue mani che non fanno altro che muovere il sudore e asciugarlo sulla pelle.
Deliziato mi guardi avvolto dal bagliore del lampione sulla strada.

Morbide Considerazioni avvolgono le mie braccia serrate alla sedia e al mio volto
il sorriso sul mio viso ti fa capire quanto questo gioco può essere inebriante.
Sulla tua pelle il brivido dell'imprevisto.

Morbide Considerazioni insidiano ora le mie gambe
mandando in estasi la mia mente che viagga alla velocità del correre delle tue mani
L'odore della tua pelle si mischia al mio.

Morbide Considerazioni ubriacano i miei sensi,
per poi sconvolgere il mio corpo in un sussulto finale.
Un sorriso ancora sulle tue labbra assieme al mio sapore ...

martedì, dicembre 02, 2008

Una piccola Bambola di Porcellana

Meravigliosamente assorta nei tuoi pensieri, ieri sera t'ho sognata.
Finalmente libera dai lacci che tenevano ferme le tue ali, ora provi a distenderle.
E come una crisalide che si libera di quello che era, volgi le tue ali al desio, a quella luce fievole che tanto ora è dolce in bocca.

Asciuga le tue ali, amor mio, e spicca pure il tuo volo.

Conserverò nel cuore il tuo odore mielato, il tuo sorriso sincero e il calore del tuo volto sul mio petto.
Sento che così ti avrò sempre con me, la tua felicità avvolgerà illuminando le mie giornate e quando guarderò la più bella delle farfalle, ricorderò il tuo tocco leggero e quel volo che t'ha reso libera.

Distendi ora le tue ali, amor mio, e non aver timore se sopraggiungerà la notte, in qualunque parte del mondo tu andrai ci sarà sempre un fuoco ad accoglierti, perchè sei un essere speciale e chiunque orbiterà nel tuo immenso universo, ne rimarrà attratto.

Confida sempre in quell'energia che ti ha reso libera, non togliere mai il tuo sorriso dalle labbra, dona agli altri tutto quello che, anche se per poche ore, mi hai regalato.

La tua energia è nel tuo cuore, nella tua innata curiosità, nella fermezza delle tue idee.
Energia allo stato puro tu sei.

Ora va e non voltarti, fammi vedere il tuo primo volo, sii luce nella luce. Ella entrerà nel mio cuore e non sarò più sola.

Sarah

lunedì, dicembre 01, 2008

Sei il mio piccolo miracolo di oggi.


Sono stata Sabato ad un corso di PNL (Programmazione Neuro Lingustica). Ora sto vedendo l'evoluzione della vita, passato e presente, con nuovi occhi. E' stupendo come con le piccole cose, con i miracoli di tutti i giorni, sia possibile cambiare l'umore nel cuore e vivere serenamente.
Ho compreso che tutti abbiamo in sistema VAK della concezione del tempo (Visivo, Auditivo Cenestetico) possiamo quindi o figurarci visivamente la vita (come ad esempio una linea del tempo) o tramite un pensiero logico, analitico oppure emozionarla (come a volta accade di sentire un'emozione nella pancia)con le precezioni del nostro stato d'animo.
Tutte le linee del tempo, che noi abbiamo dentro, sono o Occidentali od Orientali. La linea occidentale è logica, si basa nulla meccanica di Newton (ieri - oggi - domani su una linea retta) e utilizza prevalentemente il lobo frontale sinistro del nostro cervello, quello razionale.
La linea orientale è analogica, lavora quindi per analogie e si basa sulla Relatività degli eventi, (ieri - oggi - domani come un cerchio che si congiunge) utilizza prevalentemente il lobo frontale destro del nostro cervello la creatività quindi.
Ho capito che cosa vuol dire ripulire i miei valori dalle credenze e come poterli analizzare e renderli reali e non dei falsi obiettivi.
Il Valore è condizionato da un Evento.
Se questo evento genera una emozione negativa, si creerà una credenza.
Ad esempio, ho il valore di avere un uomo al mio fianco. Si genera un evento, ad esempio il tradimento, che porta nel mio cuore un'emozione negativa. Questo mi fa pensare che tutti gli uomini siano degli stronzi. Questo genera una credenza.
La credenza, in se per se, non fa altro che farmi vedere un obiettivo sbagliato, non ripulire, ma aggravare, il mio valore e di pormi in condizione Karmica negativa verso il prossimo. In questo modo, essenzialmente, attirerò solo uomini stronzi al mio fianco ...
Al momento che troviamo un obiettivo, che è libero da credenze ed è quindi "vero" per noi, dobbiamo porci delle domande che corrispondono a 3 formule magiche : "Pepsi, Smart, Pre" ovvero ...
Il mio obiettivo è:

Positivo (è un obiettivo che porterà ad una situazione/cosa positiva)
Emozionale (suscita in me delle emozioni ed essendo positivo sono buone)
Presente (è una cosa realizzabile ORA)
Sensoriale (che posso sentirne il gusto, assaporarlo con tutti i sensi)
Immaginativo (che sono in grando di visualizzare nella mente)

Semplice (mai porti obiettivi complicati, ma scinderli in sotto obiettivi)
Misurabile (devo avere la capacità di capire se posso effettivamente commisurarlo)
Accettabile (un obiettivo deve essere arrivabile, raggiungibile)
Ragionevole (Secondo i nostri progetti deve essere "giusto")
Tempo (entro il quale tempo dobbiamo realizzarlo)

Primo passo e successivo (dobbiamo compiere un primo passo per arrivare e il successivo)
Responsabilità (Dobbiamo assumerci le responsabilità del nostro obiettivo)
Ecologico ( Non deve creare danni a noi stessi)