mercoledì, marzo 28, 2012

... Legami ...


Segna la mia Pelle Bianca del tuo Ardore.
Inserisci sotto la mia Carne i tuoi Anelli.
Stringili l'uno all'altro con una Seta Nera.

Fammi vibrare sotto le tue Mani.
Spingiti in questo Gioco senza Confini.
Supera i Nostri Limiti senza Pensare.

Lecca la mia Pelle Ferita dal tuo Sperimentare.
Lenisci il mio Dolore dolcemente, come sai Fare.
Serra ancora di più i Lacci, per farmi Tremare.

Controlla la mia Eccitazione attraverso la Mente.
Domina la mia Voglia di Te. Falla attendere.
Entra nel mio Labirinto per non Uscirne.

Abbandonati ancora una volta dentro di Me.
Cibati dei miei Umori e delle Emozioni.
Ricama di nuovo Arabeschi laddove c'era il Vuoto.

Sono qui che t'Aspetto.

martedì, marzo 27, 2012

Polaroid

Scatta una Polaroid.
Dei momenti più Intimi. Dei miei Occhi
che entrano nei Tuoi quando sei l'unica cosa che Desidero.
Delle mie Labbra che chiedono di Te.

Fammi un Ritratto.
Dei contorni del mio Viso che si miscelano
all'Odore della tua Pelle Tremante,
sotto queste Mani che Bramano il Sapere della tua Esistenza.

Dipingi i Contorni.
Di questa Vita che sembra Sfuggirci
come Sabbia nei Palmi. Non trovo più neanche le Conchiglie
nelle quali Solevo ascoltare il Rumore del Mare.

Cambia le Ombre.
Delle mie Giornate Buie e del mio Carattere Noir,
solarizza il Ritmare del Tempo nella mia Testa.
Dammi quel Brivido imprevisto che Muta le Idee.

Sfuma i Colori.
Miscela il Seppia del mio Passato
al Rosso della mia Passione, al Blu dei Pensieri,
al Verde delle Emozioni, al Giallo delle Risate.

Infine Stampa.
Inventami ogni Giorno diversa.
Plasmami a quello che Oggi Desideri.
Osa chiedermi tutto ciò che non hai Mai Fatto.

Di Te mi Nutro.
Della tua Brillante Vivacità e di quegli Occhi Vispi
che sanno Sempre cosa vogliono e come Prenderlo.
E non attendono che altri Chiedano.

lunedì, marzo 26, 2012

I 7 Peccati


Nei Sette Peccati incrociammo le Anime.

Le tue Dita Veementi nella mia Bocca.
Le Mani che Strappano la Carne. Dall'Interno.
Segni di Unghie nella Schiena. Arabeschi Incontrollabili.
Ira.

Occhi Tremanti e Raminghi, controllano il Corpo.
 La Ricerca del Piacere in Ogni suo Anfratto.
Mani aprono Libri Segreti di cui Bocca Sussurra Incantesimi.
Superbia.

Labbra su Labbra, Ermetiche voluttuosità,
Umori Scomposti sulla Pelle Diafana.
Lingue Scorrono fra le Pieghe del Peccato.
Gola.

Sorrisi si bagnano di Sussulti, Denti serrano le Emozioni,
Nuovi Giochi per la Bramosia.
Nello Stomaco il Vuoto che andrà Riempito.
Avarizia.

Lo Sguardo Fissa le Immagini. Una Polaroid Emozionale.
Le tue Labbra Socchiuse e Sospiranti.
Le mie Serrate sul tuo Godimento.
Lussuria.

Braccia dietro la Testa ricaduta sul Cuscino di Piume.
Lasciati andare al tuo Piacere.
E' tutto quello che Posso offrirti. E' tutto quello che Vuoi.
Accidia.

Provocare l'Orgasmo negli Occhi dell'Altro. Sorriderne.
Pretendere il Proprio, senza Chiedere.
Invidia.

venerdì, marzo 23, 2012

... O si può ...

Fermati un Istante. Guardami.
Fai Tremare il tuo Sguardo sulla Pelle Diafana.

Definisci i Contorni del mio Essere.
Accarezza le Cicatrici di questa Carne.

Usa quelle Mani Dannate,
Ridammi le Sensazioni che m'hai Rubato.

Rendimi i Brividi, le Risate e i Gemiti.
Stringi il Cuore nei Perimetri del Seno.

E Spingi Forte. Fin quando Entreranno in Me.
Per Toccarmi l'Anima e ridarle Quel Respiro.

Resta nel mio Costato mentre Fissi i miei Occhi.
Vai dietro Questi. Leggi i miei Pensieri.

Memorizza quelle Parole che non riesco a Pronunciare.
Urlale tu per Me e Termina questo Incantesimo.

Estrai dalla Carne le Dita Sporche del mio Amore.
Passale sulle Labbra e Cibati di Me.

Abbiamo lo Stesso Sangue.

In Silenzio Lascia che tutto questo Sia.
Senza Porre quelle Domande che non sai di Avere.

Scruta dentro te Stesso. E i Peccati che Abbiamo Commesso.
Mangia le Emozioni di questo Attimo, Serbale Dentro di Te.

Ruba ancora una Volta le Nuvole.
Per poi Fingere di Piangere questo Amore che è Finito.

Lasciami su Questo Letto Matido dei Nostri Umori.
Macchiato dell'Odore che non Può Svanire.

Esci e fatti Baciare da questa Luna Puttana.
Lasciati guidare dalla Luce, fino da Lei.

Entrale nel Letto. Accarezzala, Baciala, Stringila.
Ascolta il suo Odore diverso. Il Suo Calore Distante.

L'Eccelsa confezione per un Ordinario Regalo.
Scarta la sua Pelle e trova la Sua Anima.

Vomitale addosso tutto il mio Essere che è Dentro di Te.
Sostituisci i suoi Gemiti ai miei, i Suoi Occhi di Terra al mio Cielo.

Ascolta ora nei Tuoi Pensieri, l'Immenso Baratro.
Non si Può Amare così.

... O Si può ...
Perchè tu non sai Amare.

giovedì, marzo 22, 2012

Mio Signore Amato


Mio Signore Amato,
non aver Paura, non muoverti,
resta in Silenzio, nessuno ci Vedrà.

Rimani così, ti voglio Guardare, io ti ho Guardato tanto
ma Non eri per me, adesso Sei per me.

Non avvicinarti, ti Prego,
resta come sei, abbiamo una Notte per noi,
e io voglio guardarti, non ti ho mai visto così,
il tuo Corpo per me, la tua Pelle.

Chiudi gli Occhi, e Accarezzati, ti prego,
non aprire gli Occhi se puoi, e Accarezzati.

Sono così belle le tue Mani,
le ho Sognate tante volte adesso le voglio vedere,
mi piace vederle sulla tua Pelle, così,
ti prego continua, non aprire gli Occhi, io sono qui.

Nessuno ci può vedere ed io sono Vicina a te,
accarezzati Signore Amato mio,
accarezza il tuo Sesso, ti prego, piano,
è bella la tua Mano sul tuo Sesso, non smettere,
a me piace guardarla e guardarti.

Signore Amato mio, non aprire gli Occhi, non ancora,
non devi aver Paura son vicino a te.
Mi Senti?

Son qui, ti posso Sfiorare, è Seta questa la Senti?

È seta del mio vestito, non aprire gli Occhi
e vedrai la mia Pelle, avrai le mie Labbra.

Quando ti Toccherò per la prima Volta
sarà con le mie Labbra, tu non saprai dove,
ad un certo punto sentirai il Sapore delle mie labbra, addosso.

Non puoi sapere dove se non apri gli Occhi, non aprirli,
sentirai la mia Bocca dove non sai, d’improvviso.

Forse sarà nei tuoi Occhi,
appoggerò la mia bocca sulle Palpebre e le Ciglia,
sentirai il calore entrare nella tua Testa,
e le mie Labbra nei tuoi occhi, dentro.

O forse sarà sul tuo Sesso, appoggerò le mie Labbra, laggiù,
e le schiuderò scendendo a poco a poco,
lascerò che il tuo Sesso socchiuda la mia Bocca,
entrando tra le mie labbra, e spingendo la mia Lingua,
la mia saliva scenderà lungo la tua pelle fin nella tua Mano,
il mio bacio e la tua mano, uno dentro l’altra, sul tuo Sesso.

Finché alla fine ti bacerò sul Cuore, perché ti voglio,
morderò la pelle che batte sul tuo Cuore, perché ti voglio,
e con il Cuore tra le mie labbra tu sarai il mio, davvero,
con la mia Bocca nel Cuore tu sarai mio, per sempre.

Se non mi credi apri gli occhi
Signore Amato mio e guardami, sono io.

Chi potrà mai cancellare quest’istante che accade,
e questo mio corpo senza più seta,
le tue Mani che lo toccano,
i tuoi Occhi che lo guardano,
le tue Dita nel mio sesso,
la tua Lingua sulle mie labbra,
tu che scivoli sotto di me, prendi i miei fianchi, mi sollevi,
mi lasci scivolare sul tuo Sesso, piano.

Chi potrà cancellare questo,
tu dentro di me a muoverti adagio,
le tue mani sul mio Volto, le tue Dita nella mia Bocca,
il piacere nei tuoi Occhi, la tua voce,
ti muovi adagio ma fino a farmi male, il mio piacere,
la mia voce, il mio Corpo sul tuo, la tua schiena mi solleva,
le tue Braccia che non mi lasciano andare,
i colpi dentro di me,
è violenza dolce, vedo i tuoi occhi cercare nei miei,
vogliono sapere sino a dove farmi male.

Fino a dove vuoi, Signore Amato mio, non c’è fine, non finirà, lo vedi?

Nessuno potrà cancellare questo istante che accade,
per sempre getterai la testa all’indietro, gridando,
per sempre chiuderò gli occhi staccando le Lacrime dalle mie ciglia.

La mia voce dentro la tua, la tua Violenza a tenermi stretta,
non c’è più tempo per fuggire e forza per resistere,
doveva essere questo istante,
e questo istante è.

Credimi, Signore Amato mio, quest’istante sarà,
da adesso in poi, sarà, fino alla fine.

Noi non ci rivedremo più, Signore.
Quel che era per noi, l’abbiamo fatto, e voi lo sapete.
Credetemi: l’abbiamo fatto per sempre.

Serbate la vostra Vita al riparo da me.
E non esitate un attimo, se sarà utile per la vostra felicità,
a dimenticare questa Donna che ora vi dice, senza rimpianto...

Addio.
Maledire le tue Labbra.
Desiderarle sulla mia Pelle.
Ancora.

Circondati dal Silenzio.
C'Amiamo Nuovamente.
Col Pensiero.

Il Tempo scorre sulla Carne.
Nei Discorsi Passati.
Inutili Ricordi.

Forse sei un Congegno,
che si Spegne da Sè.
Impotente.

Lettere Gocciolano dalle Mani.
Impossibile sceglierne l'Ordine.
Fisso i Tuoi Occhi.

Sono Ancora Quelli?
Di Terra Riarsa al Sole?
Gli Stessi che Credevano di Amarmi?

Non li Ricordo più.
Ed è Dolce questo Svanire.
Rimangono solo le Polaroid.

E questo Sapore Amaro.
Fiele della Sconfitta.
Cianuro di Emozioni.

Dovrei Smettere di Iniettarti in Vena.
Ma ho Bisogno di Sentirti Dentro.
Esploderti nel Cuore.

Poi Tutto Passa.
Apro nuovamente gli Occhi.
E Tu non ci Sei.

mercoledì, marzo 21, 2012

To Remember

Le tue Mani morbide. Calde.
Su questa Pelle Stanca. Arsa.

Balsamo profumato che dissolve gli Odori
di questa Vita Necrotica.

Parole che non Escono dalle Labbra,
Pensieri che non sanno cosa Dire.

E questa Mancanza che Dipana l'Anima,
Malata di Te e del tuo Essere.

Fremo. Vibro. Come delle Ali che Battono velocissime,
mi chiedo ancora perché io Nutra tutto Questo.

Sono Assente d'Orgoglio e Spirito di Conservazione
davanti alle tue Moine e Sensazioni.

Travolta. Nuovamente. Cancello il Passato.
Tutto l'Orrore che c'è Stato. In un Attimo.

Torno a Respirare in un Sussulto.
Annaspo chiedendomi dove Sono.

Poi riconosco i Luoghi della Mia e della Tua Esistenza,
chiudo gli Occhi e mi Immergo nei Ricordi.

Quel che vedo è Solo Dolcezza. Infinita.
La Presenza, il Calore, La Fiducia e il Rispetto.

Quell'Affinità Elettiva che Pochi hanno e che non Sviluppano Subito,
come abbiamo fatto Noi. Fulmineamente.

Stendo le Mani sulla Pelle. M'Accarezzo i Polsi, gli Avambracci.
Poi le Braccia. Lentamente.

Riscopro così il Mio Dolore. Sulle Cicatrici della mia Carne.
Prendo Paura di tutto quello che è Stato e che ho Subito.

Così indietreggio per tornare nell'Oscurità nella quale m'hai Trovato.
Forse è meglio un Passo indietro. E il Silenzio.

martedì, marzo 20, 2012

Una Malboro

Mi hanno Insegnato che Esistono delle Priorità.
E' doveroso, per Salvarsi, individuare il Male Maggiore. Curarlo.

Che è quello, Lui, che deve essere Affrontato per Primo,
inutile Esimersi o girare intorno alle Cose. Agli Eventi.

Ma io non riesco a Soppesare. A Quantificare.
Se è più grave il Cancro che Affligge la mia Carne o la mia Mente.

Una dura Lotta, dice Teresa. Non mi Guarda negli Occhi.
Ho sempre Prediletto la Mente al Corpo. E forse questo m'Ucciderà.

Così ho firmato per l'Ennesima volta per Uscire
dai quei muri Bianchi, che mi Sporcano così tanto l'Anima.

Che non mi danno il Tempo di Vivere, proseguire.
Anche se la mia Corsa è contro il Tempo Stesso.

Ma tutto questo, Sembra non Avvilirmi, Preoccuparmi.
Come se si Fosse Destinati a Morire Fisicamente. Ma non d'Anima.

Ed è proprio quello che  non riesco a Permettere.
Non desidero Divenire come tutti gli Altri. A discapito della Vita.

In quelle Mura, questa volta, Ero completamente Sola.
E ho avuto modo di pensare a Lungo a tutto quello che sta Accadendo.

E alla fine ho Compreso che è Proprio la Vita stessa
ad non avere un Senso. Lo stesso che ho cercato per tutta l'Esistenza.

Così anche quella Luce si è Spenta. Forse c'ho Soffiato Sopra.
Era già Fievole. E l'ho lasciata Morire. Come se non avesse Motivo di Brillare.

Così ho acceso una Malboro, per l'Ennesima Volta,
e ho camminato fuori dalla Struttura. Angelo mi guardava dalla Finestra.

L'ho Salutato con la Mano. E' rimasto Stupito, come al Solito.
"Non ti capisco Sarah. Cosa credi di Fare?"

Gli ho Sorriso come al Solito, non ho Esitato nella Risposta.
"Voglio Vivere Angelo. Ma qui non Riesco a Farlo."

Per la prima Volta ha abbassato lo Sguardo. Ha annuito stringendo le Labbra.
Ha scarabocchiato su un Foglio il Suo Numero. Me lo ha messo in Mano.

L'ho visto Andarsene senza Volgere gli Occhi verso di Me.
Aveva compreso che forse è più importante il Come che il Quanto.

E a questo, non ha potuto darmi una Risposta Razionale, Medica.
Così Ora ho questo Sole sul Viso.

... E non ho Capito ancora cosa Farci ...

domenica, marzo 11, 2012


"M'hanno detto che di Bocca ci sai fare bene,
magari se sei Gentile con me ... potrei lasciarti passare."

E continuavo a guardarlo, abbastanza sgomenta.
Così m'ha raccontato di Te e delle tue Confessioni.

Ho provato Sensazioni abbastanza contrastanti,
fra il Disgusto e la Rabbia, il Piacere e l'Assurdo.

Ero veramente frastornata così ho chiuso gli Occhi.
Ho ripreso il mio Solito Sorriso e ho cercato di Cambiare Discorso.

Ho messo in moto la Macchina e ho lasciato il posto di Blocco.
Ero in un Limbo dal quale non riuscivo ad Uscire.

Ho guidato fino al Bar dei miei Amici e mi sono messa Seduta,
al Sole, cercando di Bruciare tutti i Pensieri e i Tuoi Ricordi.

Possibile che io non abbia Capito effettivamente cosa Eri?
Non so quale è il Dolore che mi scuota Maggiormente.

Neanche mettere un Punto è Bastato a Toglierti dal Mondo.
Desiderare la tua Scomparsa. 

Forse è l'unico Respiro che ho.

giovedì, marzo 08, 2012


Bastardo. Figlio di Puttana.
Vomitato nella Vita, senza alcuna Remora. 
Non Partorito da un Grembo Materno.
Senza Calore alcuno, Incapace di Amare.
Arido in Desideri ed Espressività. E Sogni.
Cadi ancora nei Miei Occhi. Stanchi e Asciutti.
Muovi le Briciole per ricostruire un Uomo.
Che non c'è mai Stato.
Baci le mie Labbra Umide. Di altro Sesso.
Veementemente prendi la mia Carne.
Nell'Ultimo Inganno a Te stesso.
Non c'è redenzione al Dolore.
La Pelle è Lacera delle tue Bugie.
Non sono più Chi t'aspettavi.
Mi lascio Fottere senza Gemere.
Incontro il tuo Sguardo ancora Tremante.
Nella Freddezza del mio Essere Muori.
Lentamente. Per il mio Piacere. Ora.
Non c'è Soluzione al Cerchio della Vita.
Quello che diamo, abbiamo Indietro.
Illusione di Rigenerare ciò che si è Distrutto.
La Neve Sporca del mio Odore. Acre.
Mentre io Piangevo e tu Ridevi. Un Contrappasso.
Ora sul mio Piacere, Sanguinano le tue Mani.
Rese inoperose dal tuo stesso Negare.
Sono io adesso a non aver Bisogno di Te.
Bastardo. Figlio di Puttana.